lunedì 12 novembre 2012

serat-ona!

Sembrerà incredibile ma da quando siamo arrivati a Copenhagen, tre mesi fa, non eravamo ancora riusciti ad uscire la sera da soli... Venerdì sera invece, i bimbi sono rimasti a dormire a casa di amici (grazie Fiona & Vince!!!) e noi ci siamo lanciati alla scoperta di Copenhagen by night.
Così, dopo una giornata intensissima di traduzioni, ho raggiunto Andy in un pub vicino all'ufficio con alcuni dei suoi colleghi. Dopo qualche chiacchiera e un paio di birre ci siamo spostati (in bicicletta ovviamente) verso Vesterbro o meglio quello che viene chiamato il "meat packing district, in danese Kødbyen, un po' come nello stile di New York e altre città, a Copenhagen esiste quest'area che di giorno è il mercato all'ingrosso di carne e pesce e di notte si trasforma in una zona pulsante di vita e musica con locali, club e ristoranti di tutti i generi (ma prevalentemente moooolto hipster, d'altra parte come ho già detto, qui hipster si nasce, è un po' come una malattia genetica del posto).
Arrivando affamati dal pub siamo andati alla ricerca di cibo e siamo entrati da BioMio. Non bisogna farsi ingannare dall'insegna che è una vecchia insegna della Bosch, dentro in realtà c'è un delizioso ristorante, con tantissimo carattere, sempre pienissimo (mi dicono che il brunch è uno spettacolo) e mediamente caro (per qui) e assolutamente 100% biologico.




Certo, dopo due pinte uno non si farebbe tanto lo scrupolo di bio o non bio, anzi, io devo dire che avrei quasi preferito un kebab! Ma abbiamo provato più per l'esperienza... Darei al posto un bel 9 (per la gente, l'atmosfera, l'esperienza in generale) al cibo un misero 7... soprattutto considerando il fattore cibo/prezzo... un antipastino e due piatti a 500 DKK, ovvero 70 euro, senza essere niente di speciale, a me continuano a sembrare troppi, anche a Copenhagen! (deformazione da trattori italiana forse)
La serata è proseguita in uno dei locali più vecchi della zona, il Mesteren & Lærlingen un bar fetido come solo ai Murazzi, permeato dall'odore dell'alcool scadente ma con della musica eccezionale, da non poter stare seduti (parola di Andy) insomma la combinazione ideale per una serata come si deve e sicuramente molto più nel nostro stile che tanti altri cocktail bar fighetti della zona. Consigliato assolutamente, magari come ultima tappa della serata visto che il DJ, verso le mezza, ci ha sconsigliato di andarcene, usando frase molto di moda ultimamente... Il meglio deve ancora venire...


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